Vento a Milano, crollati 130 alberi sani: tutti i danni. «Raffiche a 110 km orari, l’evento più intenso degli ultimi 10 anni»- Corriere.it

2022-09-02 17:47:45 By : Mr. Vinson Yang

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Controlli nei parchi. Riaperto il Castello. Chiuso il cimitero Monumentale per la manutenzione del verde. Possibile sostituire le piante crollate con nuove specie e in luoghi diversi. Problemi all’Arengario e alla Terrazza Aperol

«L’evento più intenso degli ultimi 10 anni». Non si è ancora conclusa la conta dei danni provocati dal vento che lunedì mattina ha spazzato via alberi, tetti, linee dei tram, provocando quattro feriti , ma una cosa è ormai assodata. Le raffiche di foehn che in alcuni casi hanno raggiunto i 110 all’ora sono state un fenomeno estremo come certifica l’Arpa Lombardia spiegando che a provocare il rinforzo ventoso è stato il rapido transito di un fronte di aria fredda di origine artica che ha interessato con maggiore intensità le aree alpine, prealpine e i settori di pianura occidentali . In particolare, in città sono stati toccati i 95 chilometri orari nell’area del Parco Lambro, mentre in centro sono stati misurati 80 chilometri orari nello storico quartiere di Brera, a pochi passi dal Castello Sforzesco .

Dalla stazione Centrale ai parchi

Anche ieri sono continuati senza sosta gli interventi dei vigili del fuoco. Oltre un centinaio. Si è intervenuti al Castello dove i musei sono rimasti chiusi fino alle 14, all’Arengario in piazza Duomo, sulla Terrazza Aperol, alla Centrale . Così come si sono succedute le telefonata al numero verde messo a disposizione da Palazzo Marino per segnalare alberi e piante pericolanti, 800.210.552 (si può anche scrivere direttamente a milano@avrgroup, l’azienda che si occupa della manutenzione del verde pubblico).

Gallery: Milano, i danni causati dal vento forte: le foto

«Tromba d’aria diffusa»

E chiaramente sono le alberature quelle che più hanno sofferto la violenza della «tromba d’aria diffusa» che ha colpito Milano . Una prima stima parla di 130 alberi abbattuti dal vento e una cinquantina quelli che hanno subito un danno molto serio alle branche su un totale di 250 mila. «Entro venerdì verrà concluso il monitoraggio di tutti i parchi — spiega l’assessore al Verde, Elena Grandi — ma gran parte del lavoro è già stato fatto. Sono state già fatte le verifiche in tutti e 220 parchi recintati e si sta procedendo con la verifica delle alberature nelle scuole e quelle vicino ai fili del tram».

Ieri, sono continuati i controlli da parte dei vigili del fuoco e del Nuir, il nucleo di intervento rapido del Comune. Sotto la lente il tetto della Stazione Centrale in parte scoperchiato a causa del vento . Così come si è intervenuti sul Castello Sforzesco. Grazie al drone dei pompieri si è visto che il problema principale riguarda la caduta di coppi tra il Torrione di Santo Spirito e la relativa porta . Da qui la decisione di riaprire alle 14 le altre tre porte e di conseguenza riaprire al pubblico i musei. Problemi anche al secondo Arengario in piazza Duomo, quello che dovrà ampliare l’attuale sede del Museo del Novecento . Anche in questo caso sono intervenuti i vigili del fuoco per verificare lo stato della copertura. Per evitare rischi è stato recintato l’accesso a parte del portico. Sempre in piazza Duomo il vento ha provocato la caduta di un pezzo di guaina sulla Terrazza Aperol, mentre la Galleria Vittorio Emanuele ha retto bene nonostante i problemi legati alle vetrate della cupola centrale. Le raffiche hanno fatto cadere dei pannelli nel salone dell’Anagrafe di via Larga e hanno rotto una finestra al comando dei ghisa in piazza Beccaria . Danni anche al Monumentale con la caduta di due vetrate al primo piano. Il Cimitero resterà chiuso anche oggi per consentire gli interventi di messa in sicurezza del verde, garantendo l’accesso solo per i funerali programmati. Mentre a Villa Litta non hanno retto due gelosie in legno.

Il vento ha flagellato l’intera Lombardia. Sempre secondo le registrazioni delle stazioni meteorologiche dell’Arpa spiccano «velocità massime oltre i 100 chilometri orari sui settori più esposti e in quota , come ad esempio i 104 chilometri orari di Gordona (Sondrio) e del Monte Cadrigna (Veddasca, Varese). Raffiche simili hanno però raggiunto anche i fondovalle, con 104 chilometri orari a Samolaco (sempre Sondrio) e 103 chilometri orari a Como - Villa Gallia.

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