TARANTO - Una ditta storica dell’appalto Ilva, la Peyrani Sud, lascia l’attività di scarico delle materie prime al quarto sporgente del porto in uso al Siderurgico e cede ad Acciaierie d’Italia due gru chiudendo un accordo commerciale che evita possibili contenziosi. L’azienda a metà maggio aveva comunicato il fermo dell’attività lamentando il mancato pagamento di uno scaduto di 7 milioni di euro e un credito complessivo di 10 milioni. L’ex Ilva aveva replicato giudicando illegittima la decisione, forte anche della richiesta di danni per 30 milioni di euro presentata alla stessa Peyrani per la mancata produzione, per una quindicina di giorni a marzo, di 20mila tonnellate di ghisa, a seguito dell’incendio di una gru. L’azienda evidenziava «ingenti danni economici, ben superiori al valore dei servizi erogati in favore di Acciaierie d’Italia».
Ora è stato trovato l’accordo (anche sul pagamento del pregresso) che, come anticipato dalla Gazzetta nei giorni scorsi, non contempla il rinnovo del contratto per lo scarico delle materie prime al quarto sporgente. Peyrani proseguirà invece le attività che saltuariamente e in quantità limitata svolge al quinto sporgente per lo scarico del coke. La direzione aziendale ieri ha incontrato negli uffici della società i delegati Rsa dei lavoratori e i segretari sindacali Michele De Ponzio della Filt Cgil, Oronzo Fiorino della Fit Cisl e Carmelo Sasso della Uiltrasporti) per esaminare la situazione alla luce degli ultimi sviluppi contrattuali intervenuti con Acciaierie. «Le organizzazioni sindacali - è detto nel verbale di riunione - hanno richiesto di salvaguardare l’organico aziendale storico incentivando tutte le possibili azioni commerciali ampliando anche il mercato di riferimento. Le parti hanno concordato di incontrarsi entro il mese di agosto per esaminare nella sua complessità la situazione aziendale».
Peyrani Sud, che a Taranto conta 65 addetti, opera anche con Vestas per la movimentazione delle pale eoliche nel porto commerciale. Ora Acciaierie d’Italia, grazie all'acquisizione delle due gru, potrebbe decidere di gestire in proprio, con i lavoratori sociali, lo sbarco delle materie prime al quarto sporgente. Peyrani aveva installato gru proprie a ottobre di tre anni fa dopo la rimozione di quelle dell’ex Ilva coinvolte negli incidenti di novembre 2012 (nel quale morì il gruista Francesco Zaccaria) e di luglio 2019 (quello che costò la vita a Mimmo Massaro). Per questo secondo episodio il gup Rita Romano, ha rinviato a giudizio 7 imputati tra dirigenti, ex dirigenti e capi area del siderurgico con le accuse di cooperazione in omicidio colposo e omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. A giudizio anche ArcelorMittal per la responsabilità amministrativa delle imprese. Il 2 marzo scorso, invece, un incendio danneggiò seriamente una delle gru che, nel giro di due settimane fu però smontata e sostituita con una nuova del costo di circa 3 milioni.
Peyrani Sud , Taranto , Ex Ilva
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