Resta un tema centrale in Italia quello della sicurezza nelle scuole. Il 22 novembre 2008 a Rivoli, in provincia di Torino, un controsoffitto si è sbriciolato sulla testa degli studenti del liceo Darwin, portandosi dietro un tubo di ghisa abbandonato nel controsoffitto. Sotto il peso di calcinacci e tubi di ghisa perdeva la vita Vito Scafidi, un giovane di appena 17 anni. “Insieme al controsoffitto, quel 22 novembre, a tutti noi è crollata addosso la consapevolezza che le scuole nel nostro Paese non siano luoghi sicuri e che sia responsabilità di tutti renderli tali: crolli e incidenti di varia natura o gravità si verificano quotidianamente tra le mura scolastiche, molte delle quali in area sismica, ma non a norma con le normative vigenti” si legge in un comunicato della Fondazione Benvenuti in Italia, che da allora si occupa di sicurezza nelle scuole insieme alla mamma di Vito, Cinzia Caggiano.
L’introduzione della legge 107/2015 ha istituito proprio il 22 novembre la Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole, in ricordo di Vito Scafidi, degli Studenti della casa dello Studente de l’Aquila, dei bambini di San Giuliano di Puglia e di tutti gli studenti rimasti feriti a scuola, fortunatamente in modo meno grave. Anche quest’anno il Fondo Vito Scafidi – Fondazione Benvenuti in Italia celebra il 22 novembre con iniziative volte alla promozione della cultura della sicurezza scolastica, “perché non esistono tragiche fatalità, ma solo sottovalutazioni, a volte gravissime” spiega ancora la nota. Le iniziative sono promosse in collaborazione con l’associazione ACMOS, Libera Piemonte, Cittadinanzattiva, Legambiente, IIS Avogadro, Politecnico di Torino e Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.
Durante l’assemblea che si tiene oggi all’Itis Avogadro, saranno presentati i dati del dottorato di ricerca in ingegneria civile e ambientale per la diffusione della cultura della sicurezza e la prevenzione dei rischi negli edifici scolastici, frutto della collaborazione tra il MIUR, la Fondazione Benvenuti in Italia – Fondo Vito Scafidi e il Politecnico di Torino. I dati messi in evidenza dall’ing Oscar Mancinelli, studente di dottorato – coordinato dai prof. Bernardino Chiaia e Alessandro Fantilli del Politecnico di Torino – mostrano come in Piemonte le scuole presentino una qualità dei materiali che varia molto a seconda dell’epoca di costruzione: se gli edifici storici sono caratterizzati da materiali più solidi, ma deficitano di aule adeguate alle attuali esigenze pedagogiche e conformi ai requisiti di superamento delle barriere architettoniche; la situazione si ribalta per le scuole costruite in epoche più recenti, fino agli anni ‘90. A partire dagli anni 2000, invece, l’aggiornamento della normativa e la crescente attenzione posta durante l’intero processo progettuale e costruttivo, ha portato alla costruzione di scuole sempre più solide e funzionali, con una nuova ottica di salubrità dei materiali e dell’efficientamento energetico. La ricerca si è, poi, concentrata sulle scuole del Giappone, con un approfondimento sulle strutture situate nella provincia del Tohoku, pesantemente colpita dal grande terremoto del Giappone orientale del 2011: nonostante l’enorme magnitudo del sisma, i danni sono stati causati non tanto dal terremoto in sè, ma dallo tsunami. Questo tragico evento ha consolidato la consapevolezza sulla necessità – anche in Italia – di proteggere le scuole da ogni possibile rischio: sismico, ma anche idrogeologico, d’incendi ecc, perché non è mai possibile sapere da dove arriverà il pericolo e nessun rischio deve essere sottovalutato. L’esperienza Giapponese ha anche dato la l’opportunità di testare l’applicazione di materiali innovativi per il consolidamento delle scuole esistenti.
Dalle 14.30 in piazza Chiaves a Torino, è previsto un pomeriggio di animazione e la deposizione di fiori presso la targa intitolata a Vito Scafidi.
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