Testo e foto Sonja Vietto Ramus | 22 novembre 2014 16:03
Assetto Oram Step 4, centralina Dimsport Rapid e scarico Tecinox per questa Land Cruiser 3 porte che all’affidabilità di casa Toyota abbina performance degne di una 4x4 dalla verve corsaiola - Firmato da alcune delle migliori aziende del settore, ve ne sveliamo l’allestimento.
A guardarla di primo acchito, il nick name “trattore” con cui è stata ribattezzata questa Land Cruiser KDJ125 sembra tutt’altro che azzeccato. Glamour quanto basta, con una grande attenzione a look e equipaggiamento, la tre porte di casa Toyota rivela piuttosto una certa ispirazione dakariana. Sarà per il famoso tuareg stilizzato che ne ricopre il cofano motore o per la scelta di accessori (tecnologici e non) di prestigiosi marchi del settore off-road, fatto sta che questa 3.0 litri di cilindrata di somiglianze con i mezzi agricoli ne dimostra ben poche. Ma a motore acceso, con quel sound profondo che esce dallo scarico inox, il nomignolo può anche starci. Del trattore non avrà sicuramente le dimensioni piuttosto ingombranti ma grinta e caparbietà, che contraddistinguono quel quattro ruote che la terra la lavora, non mancano certo alla compatta del marchio nipponico. Vederla affrontare con estrema determinazione i tracciati trialistici del Poggiolo Avventure 4x4 in provincia di Ravenna e poi immaginarla fra le piste sabbiose dei deserti africani o fra le mulattiere del sottobosco d’Albania fa pensare davvero ad una fuoristrada dalle mille sfaccettature. Ad occuparsi del suo allestimento, scegliendo accessori di qualità per equipaggiarla in tutti i suoi reparti, è stato Emanuele Elli, milanese classe 1970, che la passione per i motori e l’off-road l’ha ereditata dal babbo. “Non avendo ancora la patente, mio padre mi portava con sè nelle uscite domenicali organizzate dal club vicino a casa”, spiega Emanuele, “e a 18 anni ho iniziato a guidare in fuoristrada con amici anch’essi appassionati di questa stessa disciplina sportiva. Da qualche tempo mi diverto anche alla guida di un quad che mi permette di stare ancora più a contatto con la natura. Perchè ho scelto una Toyota? Per l’affidabilità e la robustezza che la rendono un mezzo con cui divertirsi in off-road ma anche con cui viaggiare in totale sicurezza e poi per la sua linea che mi è sempre piaciuta”. Se l’allestimento con cui è equipaggiata ne rende la guida su strada forse un pò troppo rigida, questa KDJ125 di pregi ne ha molti, dal motore lineare e pieno ai bassi e alti regimi alla frenata che fa sembrare di essere su un go kart… Dagli interventi al motore a quelli al sistema delle sospensioni, ecco le modifiche che hanno trasformato questa quattro ruote motrici in una perfetta “tractor car”.
Già decisamente performante nella versione di serie, questa Land Cruiser KDJ125 del 2005, con cambio automatico 4 marce+drive originale Toyota, è stata sottoposta ad alcune migliorie che ne hanno incrementato ulteriormente le prestazioni. Ad alimentare il passo corto del marchio nipponico è un cuore propulsore da 3.0 litri di cilindrata su cui il preparatore è intervenuto, oltre che con una messa a punto generale, dapprima eliminando la valvola EGR e poi installando una centralina aggiuntiva Rapid della Dimsport (inseribile a seconda delle esigenze tramite specifico interruttore) che ha permesso un incremento di 30/35 CV sugli originali 166. Si è inoltre provveduto al montaggio di uno snorkel della Safari, lato passeggero, per migliorare le prestazioni del motore quando si è impegnati in off-road fra polvere e acqua e a sostituire il filtro aria di serie con uno in spugna della JR. Al posto delle due batterie con cui viene equipaggiata alla fabbricazione questa LC sono state installate due Optima Yellow Top 4.2 montate sui supporti preesistenti alle due estremità anteriori del vano motore. Considerati anche i viaggi in Africa, si è scelto di dotare il KDJ125 di un doppio filtro universale di provenienza nautica a garanzia di un miglior filtraggio del carburante. Collegato direttamente alla scatola del filtro aria per permetterne il raffreddamento, troviamo il compressore Viair 492 completo di due attacchi rapidi e di serbatoio dell’aria da 5 litri alloggiato con apposite staffe nel sottoscocca. A completare il reparto elettrico ci sono 4 faretti da 55 watt della Hella modello Comet FF100, con comandi separati, fissati al paraurti anteriore della Toyota oltre ad un faro da lavoro a 32 led della Visionx Works posizionato sulla staffa di supporto della Brunatti Off Road Equipments utilizzata per alloggiare lo pneumatico di scorta sul portellone posteriore. Anche lo scarico di questa Land Cruiser è stato sottoposto a modifiche che ne hanno migliorato prestazioni, sound e look tanto che ora il 125 si presenta con un impianto totalmente realizzato in inox (dai collettori sino al terminale finale) prodotto dall’azienda francese Tecinox. Fra i prossimi interventi in programma ci sono già il montaggio di uno staccabatteria ad azionamento manuale della Member’s per la batteria secondaria (dedicata ai servizi), due scatole di derivazione Gewiss IP44 per separare i due impianti elettrici e una nuova linea a 12V per il funzionamento del frigo portatile.
Fiore all’occhiello di questa preparazione del tre porte di casa Toyota è sicuramente da individuare nel reparto sospensioni che si presentano, sia all’anteriore che al posteriore, con ammortizzatori Oram Step 4 a serbatoio separato e molle Old Man Emu. Nello specifico all’avantreno sono stati montati degli shock absorbers monotubo pressurizzato ad azoto realizzati in acciaio e ergal con taratura regolabile in compressione (35 scatti) e in estensione (20 scatti) abbinati a molle dell’australiana OME più rigide rispetto a quelle originali per rispondere all’incremento di peso dovuto all’alloggiamento del verricello. Al retrotreno troviamo sempre ammortizzatori Step 4, con protezioni in plastica montate sugli steli, fabbricati su misura per questa KDJ125 (così come quelli all’anteriore) che hanno anche richiesto un allungamento delle biellette. Per le molle si è optato sempre per delle performanti OME. Grazie alla scelta di questo sistema sospensivo la Land Cruiser ha guadagnato un rialzo di circa 10 cm che le permette di affrontare in estrema tranquillità anche i terreni più impervi. Ad equipaggiare la Toyota sono inoltre delle coperture BF Goodrich Mud Terrain Km2 nella misura 265/70 R17 montate su cerchi Racer canale da 8 e offset+20 (in alternativa il preparatore utilizza delle All Terrain sempre 265/70 R17 su cerchi Daytona canale da 7 e offset +20). Si è infine intervenuti anche sull’impianto frenante di serie che è stato sostituito completamente da tubi intrecciati e in acciaio di tipo aeronautico allungati di circa 4 cm rispetto all’originale al posteriore (all’anteriore non è invece stato necessario variare la lunghezza). Per i dischi del 125 si è optato per quelli baffati e alleggeriti della Tarox, decisamente più performanti e adatti all’utilizzo fuoristradistico, così come sono state scelte delle nuove pinze freni che si presentano ora di dimensioni maggiorate.
E’ un interessante restyling quello che ha caratterizzato l’abitacolo interno di questa 4x4 Toyota che dopo i sapienti interventi effettuati dal preparatore rivela un look racing style ma altrettanto confortevole per i lunghi viaggi. I sedili anteriori sono stati sostituiti da due OMP modello Design 2 di colore nero con rifiniture grigie, ribaltabili e con doppia regolazione, montati su guide scorrevoli, sempre by OMP, a cui sono stati abbinati dei supporti di rialzo per garantire una migliore visibilità alla guida. Al posto delle cincture di sicurezza di serie sono state preferite quelle a 4 punti della OMP, modello Road 4, di colore bingbinero. Il volante a calice è in pelle scamosciata nera con cuciture gialle e razze anodizzate argento (modello Corsica by OMP) completo di mozzo di fabbricazione artigianale su modello dell’orginale con logo Toyota su coperchio rosso. Di serie invece la pedaliera già funzionale di suo. Decisamente tecnologico il cruscotto di questa KDJ125 che ospita non solo l’impianto stereo originale Toyota che funge anche da navigatore – GPS con schermo 7 pollici touch screen ma anche una radio CB Midland Alan 42 con antenna esterna, un GPS Garmin Montana 650T e un Trip Master Mega Rally con schermo LCD su supporto Buralblock by Totani mentre la bibanda VHF della Yeasu modello FT7800 è stata posizionata fra I sedili anteriori. A completare gli accessori alloggiati sul crucoscotto c’è anche un supporto per i-pad 2 con applicazioni GPS. Per quanto riguarda la pulsanteria supplementare troviamo, a sinistra del volante, quella per l’accensione del faro da lavoro posteriore mentre nella consolle centrale dove ci sono le leve di cambio e riduttore sono stati posizionati gli interruttori on/off per ABS e sensori elettronici, verricello e compressore oltre al manometro per il Viair. Eliminati i sedili posteriori, il vano bagagli ampliato è stato equipaggiato con una struttura realizzata in multistrato spessore 2 cm divisa in due parti collegate fra loro da viti svasate e incastri, il tutto rivestito esternamente da moquette ignifuga dello stesso grigio dei rivestimenti interni di serie di questa KDJ. Il gavone, che misura 90x60x110 cm, ospita nella parte alloggiata dietro ai sedili anteriori un serbatoio da 70 litri destinato all’acqua abbinato ad un’autoclave della Marco, con ingranaggi bronzati, la cui accensione viene effettuata tramite interruttore separato con coperchio in carbonio. Nella parte posteriore della struttura modulare sono stati invece creati 4 cassetti che scorrono su guide in alluminio e un piano estraibile della misura 90x50 cm da utilizzarsi come appoggio. Sul lato destro del gavone è stata infine creata un’apposita nicchia per l’alloggiamento della binda Hi-Lift bloccata da specifici fermi della stessa marca. A completare l’allestimento interno ci sono l’attacco rapido per il tubo flessibile del compressore, posizionato sul lato destro del vano bagagli sopra il passaruota, e la rete elastica porta oggetti fissata alle maniglie interne della Toyota con 4 grilli utile come ulteriore spazio di stivaggio.
Ispirazione dakariana per questo passo corto che non rinuncia ad un tocco di glamour neppure all’esterno abbinando al grigio metallizzato della carrozzeria il nero opaco del cofano motore (scelto per eliminare i riflessi provocati dal sole) su cui spiccano l’immagine stilizzata del tuareg e la scritta Dakar. A completarne i dettagli esterni sono lo snorkel verniciato in tinta con il grigio di serie, i finestrini posteriori oscurati e il tetto in vetro apribile elettronicamente tramite interruttore. Anche sull’allestimento esterno del KDJ il preparatore è intervenuto apportando diverse modifiche sostanziali ad iniziare da quelle effettuate al paraurti originale anteriore che è stato tagliato all’altezza dei fendinebbia per poter procedere al montaggio di un rinforzo in acciaio by Brunatti, a forma di slitta posizionata su tutta la larghezza del paraurti stesso e raccordata con la piastra della L.M.T. alloggiata all’anteriore nel sottoscocca. A questa sono stati inoltre fissati gli attacchi del verricello (un Tabor 9k della Warn con bocca cavo in ghisa e cavo d’acciaio) posizionato all’interno del paraurti. Oltre a questa modifica apportata per limitare i danni in caso di “musate” nell’off-road su sabbia o fango, il preparatore ha scelto di montare anche il kit anticricche composto da rinforzi originali Toyota (destinati al mercato europeo) da fissarsi nei passaruota. Nello specifico, si tratta di stampati di lamiera che vengono imbullonati ai passaruota stessi e verniciati con antirombo e di altri rinforzi che rendono più resistenti i fianchetti laterali anche in caso di un utilizzo molto impegnativo. Alcune modifiche sono state inoltre realizzate sul paraurti posteriore di serie su cui si è intervenuti esclusivamente alle estremità per aumentarne gli angoli d’uscita: Elli ha provveduto a tagliare le bombature laterali di circa 10-15 cm raccordando i fianchetti al rear bumper stesso. Particolare attenzione è stata infine rivolta al sottoscocca dove si è optato per l’adozione di robuste piastre di protezione. Dell’azienda francese L.M.T. sono quelle anteriori per cambio, riduttore e ponte posteriore mentre per serbatoio, paraurti posteriore e grancio traino posteriore ne sono state realizzate altre artigianalmente su misura. Tutte in duralluminio, hanno spessore fra i 6 e gli 8 mm. In sostituzione delle pedane laterali in dotazione di serie sono stati scelti dei sottoporta bindabili con attacchi sia all’anteriore che al posteriore: in caso di necessità le barre possono essere utilizzate per sollevare la fuoristrada con la binda meccanica.
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