PRATO – Alla Polizia Provinciale di Prato era arrivata una segnalazione per acque di colore scuro, con presenza di pesci morti, nel fiume Bisenzio in prossimità della pescaia a monte dell’impianto di depurazione liquami della società ‘Gida Spa’.
Così nel primo pomeriggio di lunedì, il personale del Dipartimento di Prato dell’Arpat si è recato in località “Il Fabbro” nel Comune di Cantagallo,
Insieme a tecnici della Polizia Provinciale hanno verificato che la portata del fiume era sensibilmente ridotta e l’acqua non scorreva sulla pescaia ma filtrava in sub-alveo per poi proseguire verso valle.
A monte della pescaia l’acqua del Bisenzio si presentava limpida: l’alveo era ben visibile, privo di sedimenti e di pesci morti. A valle della stessa, invece, l’alveo del fiume, nel tratto fra la pescaia ed il successivo balzo, appariva di colorazione più scura, opalescente ed erano visibili alcuni pesci morti, già in avanzato stato di decomposizione.
Gli operatori hanno eseguito due campioni di acqua superficiale del fiume, effettuando misurazioni strumentali del pH, della temperatura e dell’ossigeno disciolto che non hanno mostrato specifici problemi legati ad anossia del corpo idrico, frequenti in periodi siccitosi come l’attuale.
Altezza della pescaia ai margini dell’alveo ci sono due manufatti: uno in cemento con alcuni tombini in ghisa, l’altro realizzato per captare le acque del fiume Bisenzio e convogliarle nel sistema di produzione di energia elettrica a valle della pescaia.
L’acqua del canale di alimentazione del sistema idroelettrico era ferma e visibilmente pulita mentre il sistema di produzione di energia elettrica risultava inattivo.
Il personale tecnico – sottolinea una nita di Arpat – ha quindi contattato Publiacqua Spa, gestore della rete fognaria in questione, per aprire uno dei tombini di ghisa, più precisamente quello posto su una porzione di terreno adiacente al fiume, in riva destra, a valle della pescaia, ed adiacente alla centrale idroelettrica.
Il giorno successivo, ieri, con i tecnici di Publiacqua è proseguita la verifica dello stato delle 2 fognature:
Attraverso l’immissione di un liquido tracciate, sembra ipotizzabile una rottura della fognatura nel tratto di attraversamento del fiume. I tecnici di Publiacqua hanno pertanto ritenuto necessaria una video ispezione del tratto fognario esaminato, che sarà effettuata metà d’agosto, approffittando della chiusura delle industrie a monte.
Già a fine luglio Arpat aveva effettuato un sopralluogo nel medesimo punto della pescaia: anche allora era stata segnalata una moria di pesci da parte della polizia municipale di Vaiano. I pesci morti, ancora visibili nel fiume ed in avanzato stato di putrefazione, sono da attribuirsi a quell’evento.
Per completare l’ispezione sul corso d’acqua, i tecnici ARPAT hanno percorso il Biszenzio fino allo scarico del depuratore di ‘Gida Spa’.
Come già verificato in quell’occasione – precisa la nota di Arpat – è stato confermato anche in questi più recenti sopralluoghi che l’acqua del Bisenzio, chiara fino alla immissione dello scarico del depuratore, si colora in maniera evidente a valle dello stesso soprattutto a causa della esigua portata del fiume.
I risultati delle analisi effettuae sui campioni di acqua nelle diverse occasioni saranno resi noti appena disponibili.
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