La famiglia Cirino Pomicino e il futuro della Deriplast - Cronaca - ilrestodelcarlino.it

2022-06-10 17:45:07 By : Ms. Winnie Chen

Rovigo, 27 novembre 2011 - La Deriplast di Villadose ora è napoletana. Da circa 50 anni produce nel proprio stabilimento tubi in polietilene per acquedotti, gasdotti, scarichi civili e industriali  ed è sempre stata un fiore all’occhiello dell’economia del territorio. Adesso a mettere gli occhi e non solo, sull’azienda è stata una nota famiglia di imprenditori dal nome rinomato. I Cirino Pomicino hanno infatti  acquistato la famosissima fabbrica di tubazioni in polietilene.  L’acquisto è stato perfezionato nell’aprile di quest’anno.  A gestirla ora sono i nipoti di primo grado di uno dei più famosi esponenti della politica italiana della Prima repubblica:  ovvero il democristiano Paolo Cirino Pomicino che, fra l’altro, è stato uno  dei più influenti sponsor del nuovo Governo guidato da Mario Monti e che in molti danno come uno dei grandi registi di un film che forse vedremo nel 2013, ovvero la disgregazione di Pd e Pdl verso una coalizione che andrà al voto compatta. A Villadose si è trasferito a vivere il più giovane dei fratelli Cirino Pomicino, Andrea, 29 anni. Andrea e il fratello Mario, 33 anni, hanno raccontato i perché della loro scelta ma soprattutto che rilancio industriale vogliono dare all’azienda. Mario ha accennato anche alla politica attuale. «È vero, sicuramente mio zio è stato uno dei protagonisti che hanno lavorato alla formazione del governo Monti, ma la politica e l’azienda viaggiano su due binari completamente diversi. Paralleli ma diversi». Così dice Mario che della nuova coalizione da parte del Pd a parte del Pdl pensa, «da elettore», che «sarebbe una cosa auspicabile, senza nemmeno considerare il fatto di mio zio». E del governo Monti dice che «dà sicurezza, era necessario un cambiamento e penso come elettore sia la migliore soluzione».  

Come mai avete deciso di investire qui? "Vediamo nel mercato delle materie plastiche, in particolare del polietilene, un futuro importante soprattutto se si investe in sviluppo e ricerca. La Deriplast la conoscevamo benissimo già da molti anni, è la prima azienda in Italia che ha realizzato nel 1960 i tubi in polietilene. La nostra azienda a Napoli produce un articolo industriale correlato, sinergico». Cosa producete a Napoli? «La Mario Cirino Pomicino è un’azienda che è sul mercato da 150 anni, siamo all’ottava generazione di commercianti (fattura 40 milioni di euro l’anno, ndr). Ha sempre agito in Italia nel settore delle costruzioni, specializzandosi in epoche diverse in settori diversi. Specializzatasi sin dagli anni ’50 nella realizzazione di manufatti in ghisa grigia. Dal 1990 siamo specializzati nella ghisa: facciamo cuscini e caditoie in ghisa sferoidale». Come mai i proprietari Deriplast hanno venduto? «Apparteneva a due distinte famiglie che non andavano d’accordo tra di loro, questo li ha spinti a vendere. Inizialmente avevamo ipotizzato un ingresso graduale ma poi abbiamo deciso che per dare un’impronta seria era meglio acquisire il 100%». Le cose andavano bene? «Negli ultimi due anni avevano chiuso in perdita ma già quest’anno l’abbiamo riportata in attivo. C’era qualche esubero, la vecchia proprietà ha ridotto il personale da circa 50 a circa 40 dipendenti. Noi non abbiamo osteggiato snellimento azienda perché bene partire da azienda snella per cercare di rilanciarla. Tenendo personale in esubero non saremmo riusciti a ripartire». Quanto avete speso per acquisire Deriplast? «Per noi troppo è costata troppo, per loro troppo poco, come sempre. Diciamo il giusto per un’azienda che ha un nome importante». Cosa cambierà adesso in Deriplast? «Noi stiamo definendo un progetto triennale di investimenti. Vogliamo acquistare altri terreni per ampliare i capannoni e il deposito. Si tratta di un investimento dai 3 ai 5 milioni di euro nei prossimi tre anni. L’acquisto dei terreni dipende dalla disponibilità del venditore e da quella del sindaco di modificare la destinazione d’uso. Ma l’investimento più importante è quello che abbiamo in mente in ricerca e sviluppo». Cosa farete? «Abbiamo quasi chiuso un accordo con l’Università di Padova per un programma di tre anni da centinaia di migliaia di euro. Vogliamo creare qui a Rovigo un centro produttivo per la plastica per infrastrutture. Non limitarci alla produzione di tubi. Siamo in contatto strettissimo con il professor Paolo Bariani, del laboratorio Tesi (situato in area Censer, al Cur di Rovigo, ndr)». Si prevedono nuove assunzioni? «Assolutamente sì. Ci saranno almeno due ricercatori in pianta stabile in Deriplast che lavoreranno coi tre ingegneri che abbiamo già assunto nell’ufficio progettazione e produzione. E poi quando i fatturati che lo permetteranno, assumeremo ancora». E del resto la Mario Cirino Pomicino Spa da oltre 150 anni è presente nel settore dell’edilizia, ha sempre fatto delle risorse umane il suo punto di forza. La creazione del Customer Care, composto da uomini scelti per le loro qualità intrinseche e forgiati nella scuola Pomicino, hanno nel loro bagaglio culturale un know how che poche aziende nel settore vantano.